Il consumo di alimenti surgelati è un trend in costante crescita e rappresenta una delle modalità più semplici per conservare i cibi per lunghi periodi, per superare i limiti della stagionalità e per colmare il gap tra domanda ed offerta dei prodotti.
Per la corretta conservazione del prodotto surgelato è imprescindibile non spezzare la catena del freddo; come riporta l’istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), per catena del freddo si intende l'insieme delle attrezzature e delle prassi che garantiscono il mantenimento della temperatura del surgelato sempre uguale o inferiore a -18°C. Dal punto di vista legislativo, la normativa A.T.P. (Accord Transports Perissable) regola il trasporto e la distribuzione degli alimenti sensibili alla temperatura. I veicoli adibiti al trasporto di merci deperibili destinate all’alimentazione umana devono essere riconosciuti idonei al trasporto e ottenere l’attestato A.T.P. da parte del Ministero dei Trasporti. Inoltre, l’accordo determina gli standard di realizzazione degli allestimenti, che nel caso del trasporto di surgelati, vengono identificati con le sigle FRC e FRCX per i veicoli isotermici frigorifero rinforzati, RRC per i veicoli isotermici refrigerati (realizzati con piastre eutettiche senza gruppo frigorifero).
La legge, dunque, prescrive che il trasporto e la distribuzione di merce deperibile a -18°C avvenga mediante automezzi coibentati oppure tramite contenitori isotermici mobili. Questi ultimi rappresentano l’alternativa più semplice agli allestimenti refrigerati, complessi da realizzare e costosi da mantenere. La maggior parte dei contenitori isotermici refrigerati della gamma Coldtainer sono omologati A.T.P. e sono realizzati in polietilene idoneo al contatto con gli alimenti in conformità alla normativa H.A.C.C.P. I Coldtainer destinati al trasporto dei prodotti surgelati sono quelli nelle versioni FDN (fino a -24°C) e rientrano nella classe FRCX.